Strage di Bologna, De Angelis si scusa ma non fa passi indietro: "Mi dispiace aver creato disagi"
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Strage di Bologna, De Angelis si scusa ma non fa passi indietro: "Mi dispiace aver creato disagi"

Marcello De Angelis: «Mi scuso con quelli - e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine - a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili».

Strage di Bologna, De Angelis si scusa ma non fa passi indietro: "Mi dispiace aver creato disagi"
Marcello De Angelis, ex Nar
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7 Agosto 2023 - 15.15


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L’inquietante uscita di Marcello De Angelis sulla strage di Bologna e sulla presunta innocenza di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro richiedeva un intervento immediato e netto del governo Meloni che, però, fino a ora ha preferito il silenzio. E’ lo stesso De Angelis a provare a mettere una toppa, senza riuscirci.

«Mi scuso con quelli – e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine – a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili. Negli ultimi giorni ho espresso delle riflessioni personali sul mio profilo social, che sono invece diventate oggetto di una polemica che ha coinvolto tutti».

Il responsabile della comunicazione sente «il dovere di fare chiarezza su affermazioni che possono essere fraintese per l’enfasi di un testo non ponderato, ma scritto di getto sulla spinta di una sofferenza interiore che non passa ed è stata rinfocolata in questi mesi. I colleghi giornalisti che quotidianamente e pubblicamente mi definiscono un ex-terrorista – pur nella consapevolezza del fatto che non sono mai stato condannato per nessun atto criminale o gesto di violenza – infangano il mio onore e mi negano la dignità di una intera vita. Perché un terrorista è una persona schifosa e vile». 

De Angelis sottolinea di aver «servito e rappresentato le istituzioni democratiche per anni e ne ho il massimo rispetto, così come per tutte le cariche dello Stato, che da parlamentare ho contributo ad eleggere e che oggi sostengo come cittadino elettore.

«Fra queste e prima di tutte, la Presidenza della nostra repubblica. In merito alla più che quarantennale ricerca della verità sulla strage di Bologna, l’unica mia certezza è il dubbio. Dubbio alimentato negli anni dagli interventi autorevoli di alte cariche dello Stato come Francesco Cossiga e magistrati come il giudice Priore e da decine di giornalisti, avvocati e personalità di tutto rispetto che hanno persino animato comitati come `E se fossero innocenti´».

«Purtroppo sono intervenuto su una vicenda che mi ha colpito personalmente, attraverso il tentativo, fallito, di indicare mio fratello, già morto, come esecutore della strage. Questo episodio mi ha certamente portato ad assumere un atteggiamento guardingo nei confronti del modo in cui sono state condotte le indagini».

«Esprimo quindi dubbi, così come molti hanno espresso dubbi sulla sentenza definitiva contro Adriano Sofri senza per questo essere considerati dei depistatori o delle persone che volessero mancare di rispetto ai familiari del commissario Calabresi».

Infine, per tutte le vittime «della folle stagione dei cosiddetti anni di piombo e dei loro familiari ho il massimo rispetto, vieppiù per chi sia finito sacrificato innocentemente in eventi mostruosi come le stragi che hanno violentato il nostro popolo e insanguinato la nostra Patria massacrando indiscriminatamente».

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