Bonaccini (Pd): "Giorgia Meloni non è fascista, ma intorno a lei..."
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Bonaccini (Pd): "Giorgia Meloni non è fascista, ma intorno a lei..."

Bonaccini (Pd) sul governo Meloni: "In quale paese può esserci la seconda carica dello Stato che va orgoglioso di avere in casa i trofei di Mussolini e fascisti?".

Bonaccini (Pd): "Giorgia Meloni non è fascista, ma intorno a lei..."
Stefano Bonaccini
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22 Agosto 2023 - 10.14


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I vergognosi ritardi del governo Meloni nei finanziamenti all’Emilia Romagna dopo i drammatici fenomeni alluvionali dello scorso maggio sono davanti agli occhi di tutti. Una manovra, quella della destra, per mettere in cattiva luce la figura del governatore Stefano Bonaccini. Intervistato ieri sera da Stefano Zurlo agli `Incontri del Principe´, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, Bonaccini ha parlato proprio della presidente del Consiglio.

«Non considero Meloni una fascista e non vedo il rischio di un ritorno del fascismo. Certo, attorno a lei c’è qualche figura che qualche problema di regolamento di conti con la propria storia ce l’ha. In quale paese può esserci la seconda carica dello Stato che va orgoglioso di avere in casa i trofei di Mussolini e fascisti?».

Bonaccini si è poi concentrato sulla questione migranti. «Abbiamo il rischio che nelle città arrivino le tendopoli. Servono dei piani per trovare strutture dove far accogliere gli immigrati, non è un problema di colore politico, ma nelle città, specie del nord, sta arrivando ogni settimana un numero sempre più alto di migranti. E se non c’è pianificazione, c’è rischio che esploda un po’ di rabbia sociale. Penso che vada fatta una conferenza delle Regioni, così rischiamo una stagione problematica».

 «Voglio dare una mano a Elly, mettere in discussione una segretaria appena eletta comunque con oltre un milione di elettori sarebbe come segare il ramo su cui siamo tutti seduti, dopodiché ci sto con le mie idee. Mi sono messo a disposizione, accettando di fare il presidente del Pd».

 «A me non preoccupa che noi proviamo ad avere un’alleanza, se troviamo un accordo sul programma, anche con i 5 Stelle, ma mi preoccupa se guardassimo solo verso i 5 Stelle. Sarebbe un problema perché in questo paese c’è una parte di persone che non si definiranno mai di sinistra ma di votare una destra come questa non è detto che li troviamo. Ma se li fai sentire fuori da casa loro, se gli parli del Pd o di centrosinistra, o stanno a casa o si buttano dall’altra parte».

«Serve essere capace di raccogliere anche un voto moderato in ragione di una proposta complessiva», insiste Bonaccini. Il quale continua, sul fatto che possa eventualmente lasciare il partito: «Per farmi andar via dal Pd mi devono tirar le cannonate, piuttosto mi ritiro dalla politica. E mi auguro che Matteo Renzi a destra non vada mai: mi auguro che non ci voglia andare, altrimenti lo dica, ha il diritto di farlo e ne prendiamo atto».

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