Cuperlo (Pd): "Lollobrigida parla così perché non conosce la realtà delle persone"
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Cuperlo (Pd): "Lollobrigida parla così perché non conosce la realtà delle persone"

Cuperlo contro Lollobrigida: «Davvero non sa di cosa sta parlando perché, al fondo, non ha conoscenza delle vite che descrive».

Cuperlo (Pd): "Lollobrigida parla così perché non conosce la realtà delle persone"
Gianni Cipriani
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25 Agosto 2023 - 15.12


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Gianni Cuperlo, esponente del Pd ed ex candidato alla segreteria, sul suo profilo Facebook ha commentato le parole del ministro Lollobrigida

.«E così, per non farci mancare nulla, ieri intervenendo al meeting di Rimini il ministro Lollobrigida se ne è uscito spiegando perché i poveri mangiano meglio dei ricchi. Tesi ardita sotto ogni punto di vista e che gli ha fatto piovere addosso polemiche assai prevedibili. Ma anche in questo caso vale la domanda: come è possibile che un esponente del governo non si renda conto di quale sciocchezza stia per dire?».

«Forse – prosegue l’esponente Pd – la risposta è nel fatto che davvero non sa di cosa sta parlando perché, al fondo, non ha conoscenza delle vite che descrive. Venite un istante lontano dall’oggi. Nel 1949 a Genova si tiene il congresso della Cgil. Era un appuntamento importante dove il segretario Giuseppe Di Vittorio portava a compimento il piano del lavoro, un appello allo sforzo congiunto di Stato, imprese, lavoratori, per assorbire 2 milioni di italiani senza occupazione, stipendi e un tetto dignitoso sulla testa. La stessa proposta rivendicava anche un `minimo di salario´ per braccianti agricoli sfruttati allora come oggi (`minimo di salario´ allora, `salario minimo´ oggi)».

«E poi – aggiunge – quasi a chiosa, il sindacalista più amato aggiungeva un paio di righe. Queste: `Scusatemi una breve digressione: ho personalmente conosciuto quella miseria abbrutente, la disoccupazione, quelle sofferenze, quelle umiliazioni, e dico, signori, che lasciando da parte ogni altra considerazione, e solo per dovere di umanità, la società deve intervenire con tutto il coraggio necessario per colpire i privilegi e assicurare ai lavoratori della terra, specialmente del Mezzogiorno e delle Isole, non un tenore di vita elevato, non una condizione di benessere, ma una vita tollerabile e un poco più umana´».

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