La Lega apre le porte a Vannacci: "Se vuole unirsi a noi è il benvenuto"
Top

La Lega apre le porte a Vannacci: "Se vuole unirsi a noi è il benvenuto"

Andrea Crippa (Lega): «Noi non tiriamo nessuno per la giacchetta. Ma se il generale Vannacci volesse candidarsi con noi, le porte della Lega sono aperte».  

La Lega apre le porte a Vannacci: "Se vuole unirsi a noi è il benvenuto"
Andrea Crippa
Preroll

globalist Modifica articolo

31 Agosto 2023 - 10.24


ATF

Andrea Crippa,  vicesegretario della Lega, ha spalancato le porte del Carroccio al generale Vannacci. In un’intervista al Corriere della Sera, l’esponente leghista invita il militare al centro delle polemiche per il suo libro a unirsi al partito di Salvini.

«Noi non tiriamo nessuno per la giacchetta. Ma se il generale Vannacci volesse candidarsi con noi, le porte della Lega sono aperte».  

«Il generale ha una storia al servizio del Paese e posizioni e valori che sono anche i nostri. Sulla necessità di reclamare un ruolo più incisivo in Europa, su un’immigrazione difficile se non impossibile da sostenere sotto diversi profili, sul no al pensiero unico… Aggiungo che è stato anche coraggioso, poteva benissimo starsene zitto. E invece ha suscitato il dibattito, con tesi che noi vogliamo assolutamente tenere in considerazione». 

Lo spazio a destra «è nelle corde di Matteo Salvini e lo sta dimostrando da dieci anni: appena eletto, invitò in Italia Marine Le Pen e Geert Wilders. Chi sperava che la Lega si spostasse con chi guarda ai socialisti, ha fatto male i conti». Crippa non vede perché «una candidatura del generale, se lui la accettasse, dovrebbe costituire un problema con Fratelli d’Italia. Con loro, i rapporti sono dati dall’attività di governo, che si basa sui temi e le idee sottoscritti nel programma a cui gli italiani hanno dato fiducia».

Giorgia Meloni «ha un percorso all’interno dell’Ue che noi rispettiamo. Quello che stiamo proponendo è un centrodestra forte in Europa grazie all’apporto di tutti i partiti che si riconoscono in questo progetto. In caso contrario, tornerà un’Europa guidata anche dai socialisti. In cui l’Italia sarà subalterna».

Venendo ai temi di governo, per quanto riguarda la tassazione sugli extra profitti bancari, «io so che c’è stata piena condivisione con Matteo Salvini- sottolinea -. Ma per carità: è giustissimo che la premier prenda decisioni. Lo ha già fatto, e altre ne dovrà prendere. Come per esempio sul Mes».

Native

Articoli correlati