Pnrr, Pagano (Pd): "Le risposte del governo non bastano, il Sud è penalizzato"
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Pnrr, Pagano (Pd): "Le risposte del governo non bastano, il Sud è penalizzato"

Pnrr, Pagano (Pd): «La risposta del governo non ci soddisfa e non vedo come potrebbe. Le parole d'ordine dell'esecutivo non sono `fare, attuare, realizzare´, ma `accentrare, sottrarre, impadronirsi´».

Pnrr, Pagano (Pd): "Le risposte del governo non bastano, il Sud è penalizzato"
Ubaldo Pagano, deputato Pd
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6 Settembre 2023 - 16.46


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Pnrr, il capogruppo del Pd in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, ha replicato in Aula al ministro Ciriani nel corso del Question time alla Camera. «La risposta del governo non ci soddisfa e non vedo come potrebbe. Le parole d’ordine dell’esecutivo non sono `fare, attuare, realizzare´, ma `accentrare, sottrarre, impadronirsi´. Aspettiamo da piu’ di nove mesi una terza rata che sembra essersi volatilizzata».

«Della quarta non se ne sente piu’ parlare. Invece delle risorse dell’Ue incassato solo le sue rassicurazioni che valevano poco già prima, figuriamoci adesso. A luglio il castello di carte è crollato miseramente: 16 miliardi di euro si sono persi senza l’ombra di una spiegazione comprensibile. Ma siccome non bastava togliere al Mezzogiorno i miliardi del Pnrr, il governo ha pensato bene di levare di mezzo anche i fondi strutturali, togliendo alle Regioni i soldi per sostenere imprese e welfare».

«Finché la matematica non sarà ritenuta un’opinione, coprire i progetti definanziati con l’Fsc, il Fondo per lo Sviluppo e la coesione, può voler dire solo due cose: o non rispettare la regola dell’80 per cento e togliere di netto altre risorse al Sud, facendo un uso sostitutivo di fondi che hanno, per legge, finalità aggiuntive; oppure rispettarla e non finanziare tutti gli interventi al Centro-Nord, nella solita spirale competitiva tra territori dello Stato che tradisce lo spirito unitario della nostra Costituzione».

«Nell’illustrazione la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Pd per le Politiche del lavoro, aveva denunciato che «l’utilizzo delle risorse destinate alla politica di coesione a copertura dei progetti definanziati contenuti nel Pnrr, oltre a compromettere la programmazione in corso, determina l’ennesima penalizzazione delle aree più svantaggiate del Paese».

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