De Cristofaro (Avs): "Il governo Meloni è in crisi e quindi parla di sicurezza e repressione"
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De Cristofaro (Avs): "Il governo Meloni è in crisi e quindi parla di sicurezza e repressione"

De Cristofaro: "La destra ritira fuori il vecchio cavallo di battaglia delle destre: la sicurezza. E ovviamente la repressione. Una destra legge e ordine vecchio stampo all'attacco del crimine minorile per sviare l'attenzione sulla crisi".  

De Cristofaro (Avs): "Il governo Meloni è in crisi e quindi parla di sicurezza e repressione"
Peppe De Cristoforo
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8 Settembre 2023 - 11.11


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La destra ha sempre usato i momenti di crisi economica per far leva sulle paure dei propri cittadini e tentare di rafforzare il proprio – precario – potere. Nostro malgrado, il governo Meloni non è differente dai suoi illustri predecessori. Il capogruppo al Senato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, ha parlato della questione.

«Meloni è in difficoltà. Governare non è come fare l’opposizione. Dopo un anno di governo della destra l’Italia sta peggio di prima e anche gli italiani iniziano ad accorgersene, ovviamente a loro spese. L’economia è in frenata e la prossima manovra rischia di essere lacrime e sangue. Agitare il nemico nell’Europa e in Gentiloni può essere utile solo per sviare un poco l’attenzione, ma non basta. E allora che fa, ritira fuori il vecchio cavallo di battaglia delle destre: la sicurezza. E ovviamente la repressione. Una destra legge e ordine vecchio stampo all’attacco del crimine minorile per sviare l’attenzione sulla crisi».  

«E allora blitz estemporanei delle forze dell’ordine ad uso e consumo delle telecamere in alcune periferie, a partire ovviamente da Caivano per passare a Tor Bella Monaca a Roma. Ma soprattutto aumento delle pene, più carcere, daspo urbano, ammonimenti dei questori. Una visione tutta repressiva su come sconfiggere un fenomeno che c’è e va affrontato. Zero investimenti sociali e scarse risorse messe in campo per la riqualificazione dell’area e nulla sulla prevenzione e sul fatto che nelle tanto citate periferie manca il lavoro, vera alternativa al crimine. Un populismo giustizialista assurdo, che rischia di riempire la già strapiene carceri italiane di qualche minorenne spacciatore ma che non risolve il problema delle baby gang».

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