Elly Schlein, a margine di un evento al Nazareno, ha commentato il momento di estrema difficoltà del governo Meloni e i continui tentativi di distrarre l’opinione pubblica dalle gravi responsabilità della destra.
«L’unica cosa che ha fatto questo governo, in una gara a chi è più cattivo tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, è un decreto che fa l’esatto opposto di ciò che servirebbe per una gestione efficace e lungimirante e rispettosa dei diritti fondamentali dei migranti. Questo Governo non può girarsi dall’altra parte, è tempo di agire».
«Il dramma di questi giorni, bisognerebbe dire di questi anni, a Lampedusa è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione di questo Governo».
«C’è stato un 60% in più di sbarchi nonostante il tentativo di fare un accordo cinico con un Paese che non sta garantendo i diritti democratici. Abbiamo visto il fallimento della mediazione di Giorgia Meloni con i suoi alleati nazionalisti ungheresi e polacchi e non solo protesta per la mancata solidarietà sull’accoglienza, ma dice addirittura che hanno ragione loro».
«Non si può pensare di rispondere al tema della dispersione scolastica, al disagio giovanile, ai fenomeni di violenza anche di genere tra le nuove generazioni lavorando solo sul versante della repressione, e basta. Serve un grande lavoro di prevenzione, che si fa con un grande investimento culturale e nella educazione, a partire dalla scuola d’infanzia, innestando anche un prezioso lavoro di educazione alle differenze che in altri Paesi europei ha prodotto risultati sulla parità di genere, sul rispetto delle donne e delle differenze tutte».
«Abbiamo visto, purtroppo, già in questo anno, una scarsa attenzione, ambiguità e incertezza sugli investimenti che il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione al fondo zero-sei anni. Abbiamo sentito alcuni annunci di finanziare un nuovo bando, vorremmo avere contorni più certi su quell’investimento, capire come accompagnare i Comuni, perché sembra si voglia scaricare su di loro molte responsabilità di chi governa a livello nazionale».
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