Un botta e risposta secco e anche la segretaria del Pd ha scelto di tirare fuori gli artigli. I socialisti europei, Joseph Borrell in Ue, il Pd in Italia. La premier Giorgia Meloni li mette in fila come i `sabotatori´ che «remano contro e fanno di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti» sulla questione migratoria. E Meloni cita Elly Schlein – «il segretario Pd», come la definisce – bollando come «boomerang» la sua proposta in tema di redistribuzione dei migranti a livello europeo. La replica della segretaria dem non si è fatta attendere.
“La presidente del consiglio, che professava l’uscita dall’euro, il blocco navale e il taglio delle accise sulla benzina, la difesa dei lavoratori, tanto per citarne alcuni, si è dimostrata campionessa mondiale di boomerang che poi tornano addosso al Paese”, ribatte Schlein. E rimarca: «Si ricordi che al governo c’è lei e si impegni a gestire il fenomeno migratorio anziché attaccare l’opposizione, perché a Lampedusa dei suoi slogan traditi non se ne fanno nulla e hanno bisogno di fatti».
Nel giorno del Cdm sui migranti, il Pd lavora intanto a una sua controproposta. Un pacchetto di misure di cui si è discusso stamattina in una riunione ad hoc della segreteria con mandato al responsabile Immigrazione, Pierfrancesco Majorino. «Giorgia Meloni -dice Majorino all’Adnkronos- è in imbarazzo per il clamoroso fallimento delle sue politiche sull’immigrazione. Si tratta di una ricostruzione delirante dei meccanismi di redistribuzione, la realtà è che non ha in mano nessuna soluzione».
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