All'Onu Meloni non rinuncia al comizietto a caccia di alibi sui migranti: zero sul clima
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All'Onu Meloni non rinuncia al comizietto a caccia di alibi sui migranti: zero sul clima

Parlando alle Nazioni Unite Giorgia Meloni non ha evitato i toni da Istituto Luce, come per far credere che se le cose vanno male non è colpa del suo governo ma della Ue, della sinistra, delle Ong e ora anche dell'Onu

All'Onu Meloni non rinuncia al comizietto a caccia di alibi sui migranti: zero sul clima
Giorgia Meloni
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21 Settembre 2023 - 09.57


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Anche parlando alle Nazioni Unite Giorgia Meloni non ha evitato i toni da discorsetto da Istituto Luce, come per far credere che se le cose vanno male non è colpa del suo governo incapace ma è colpa della Ue, della sinistra, delle Ong e in un prossimo futuro anche delle Nazioni Unite che dovrebbero scatenare la caccia globale ai trafficanti che lei aveva promesso senza cavare un ragno dal buco.

In compenso in Italia l’unica cosa che è riuscita a fare è stata quella di ‘punire’ la povera gente con 18 mesi nei centri di detenzione per i migranti oltre all’ostacolo alle attività delle Ong, largamente diffamate. Senza considerare il grande impatto dei cambiamenti climatici sulle migrazioni mentre lei e tutta la destra è impegata a mettersi di traverso sull transizione ecologica all’insegna del dio denaro.

Migranti e Africa: Giorgia Meloni solleva con forza le questioni più urgenti e cruciali per l’Italia durante l’Assemblea Generale dell’Onu, convocata a New York dal presidente di turno albanese Edi Rama.

“Veramente un’organizzazione come questa, che sancisce nel suo atto fondativo ‘la fede nella dignità e nel valore della persona umana’, può voltarsi dall’altra parte di fronte a questa tragedia?”, dichiara il Presidente del Consiglio nel suo discorso all’Assemblea. La premier poi lancia un appello a lavorare “tutti insieme” per contrastare i “trafficanti di esseri umani”.

La difesa delle Nazioni, delle identità nazionali e delle patrie, l’uso della ragione anziché della forza, rappresentano le chiavi per affrontare “collettivamente” le sfide di un’epoca “complessa”, tornando all’essenza originale dell’ONU. Questo approccio non vale solo per la situazione in Ucraina, di fronte alla quale l’Italia “ha scelto da che parte stare”, ma soprattutto per affrontare la questione delle migrazioni, un tema che coinvolge tutti. È l’appello che la Presidente del Consiglio lancia nel suo primo discorso al Palazzo di Vetro, che conclude la missione americana.

Guerra globale ai trafficanti, senza ipocrisie”

La Presidente del Consiglio si mostra convinta che sia imperativo per l’Onu “rifiutare ogni forma di ipocrisia su questa questione e dichiarare una guerra globale senza compromessi contro i trafficanti di esseri umani. Per realizzare questo obiettivo, è necessario collaborare a tutti i livelli, e l’Italia si impegna a essere in prima linea in questa battaglia. Un certo approccio ipocrita nei confronti dell’immigrazione ha consentito a queste persone di accumulare profitti immensi. Noi intendiamo combattere la mafia in tutte le sue manifestazioni, e questa lotta rientra nel nostro impegno. Dovrebbe essere un obiettivo che unisce tutti noi.”

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