Secondo Marco Minniti, ex presidente dell’Interno e attualmente presidente della fondazione Med-Or, il lavoro di Giorgia Meloni sui migranti deve entrare nel vivo e il fantomatico “Piano Mattei” deve diventare un piano comune di tutti gli Stati europei.
«Prendiamo il Piano Mattei, e facciamolo diventare un piano europeo, siglando un patto con Unione africana e Nazioni Unite. I termini dell’intesa sono questi: ogni Paese europeo offre una quota di ingressi legali, ma a due condizioni. Uno: rimpatrio immediato per chi arriva illegalmente. Due: lotta senza quartiere ai trafficanti di vite umane, che vanno equiparati ai terroristi. L’Italia ha fatto una scelta importante aumentando le quote di flussi legali: ora quell’atto di responsabilità va fatto pesare».
Il piano deve essere presentato «adesso, non fra tre mesi. A gennaio ricadremo nel clima elettorale e sarà già troppo tardi. Nell’ordine del giorno del vertice di Granada del 6 ottobre ci sarà anche l’immigrazione: l’Italia deve presentarsi con una proposta concreta sull’Africa, e chiedere agli altri di pronunciarsi».
«La `postura´ che assumiamo sul tema migratorio è decisiva – aggiunge – Giorgia Meloni ha detto una cosa sacrosanta: l’Italia non può essere l’hotspot dell’Europa. L’ho sempre pensato, e per questo mi sono sempre battuto».
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