L’organizzazione benefica ActionAid ha criticato la mancanza di accesso all’acqua a Gaza, sottolineando che rappresenta un rischio particolare per le madri con bambini piccoli. In una dichiarazione, Soraida Hussein-Sabbah, che vive a Ramallah in Cisgiordania, ha dichiarato:
“Con l’acqua quasi in esaurimento in tutta Gaza, la situazione è critica, in particolare per le donne incinte e che allattano. Impossibilitate ad accedere all’acqua – e in mezzo ai continui bombardamenti e sfollamenti – le donne disidratate faranno fatica a produrre il latte di cui hanno bisogno per nutrire i loro bambini e mantenerli in vita”.
L’accesso all’acqua è universalmente riconosciuto come un diritto umano fondamentale, il che significa che il continuo blocco di Gaza è una negazione dei diritti delle donne e dei bambini in tutta Gaza. Chiediamo con urgenza un corridoio umanitario a Gaza e il ripristino completo e ininterrotto delle forniture idriche da Israele a Gaza.
Argomenti: Guerra di Gaza