Ex Ilva, Bonelli (Avs): "A Taranto disastro economico e ambientale, il governo risponda"
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Ex Ilva, Bonelli (Avs): "A Taranto disastro economico e ambientale, il governo risponda"

Ex Ilva, Bonelli (Avs): "Chiediamo un'informativa urgente al governo sulla questione Ilva e sul vero e proprio disastro economico sociale ed ambientale di Taranto".

Ex Ilva, Bonelli (Avs): "A Taranto disastro economico e ambientale, il governo risponda"
Ilva di Taranto
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18 Ottobre 2023 - 16.10


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Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, è intervenuto in aula per parlare della situazione dell’ex Ilva. “Sono passati 11 anni dal 26 luglio del 2012, quando gli impianti dell`Ilva furono sequestrati perché, secondo il giudice per le indagini preliminari, producevano `malattia e morte`.

“Ieri il presidente di Acciaierie d`Italia Franco Bernabè ha affermato che occorreranno 10 anni per completare il programma di decarbonizzazione. Significa che, se iniziassimo oggi, nel 2023, e se tutto procedesse secondo i piani, concluderemmo solo nel 2033. 2012-2033: stiamo parlando di 21 anni durante i quali la popolazione di Taranto ha dovuto e dovrà continuare a sopportare l`inquinamento del proprio territorio”.

“Pochi giorni fa il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri è intervenuto all’interno dello stabilimento dell’Ilva a causa dei livelli estremamente elevati di benzene, dopo l`apertura di un`indagine per inquinamento della procura di Taranto e questo dimostra quanto sia grave la situazione ambiente a Taranto. Bernabè, rimettendo il suo incarico, ha anche dichiarato che se non verranno stanziati 2,5 miliardi di euro, l’Ilva chiuderà”.

“Apprendiamo dell’esistenza di un accordo preliminare, attualmente gestito dal ministro Fitto, relativo a un piano di decarbonizzazione che costerebbe 4,6 miliardi di euro. Di questa somma, 2,3 miliardi sarebbero a carico della parte pubblica e inclusi nel RePowerEU. Ma Arcelor Mittal detiene il 68% delle quote, Acciaierie d`Italia, e quindi lo Stato, ne ha il 32%. Ancora una volta, come successo nel corso degli anni, Arcelor Mittal ha socializzato i profitti, lasciando allo Stato italiano l`onere di fornire le risorse necessarie”.

“Oggi l’imperativo è tutelare la salute dei tarantini e delle tarantine, soprattutto ora che si sta rilasciando un`Autorizzazione Integrata Ambientale con impianti ancora non a norma e senza che sia fatta la Valutazione d’Impatto Sanitario. Siamo estremamente preoccupati, anche del fatto che ci si sia dimenticati dei lavoratori Ilva e del loro futuro occupazionale. Per questo chiediamo un’informativa urgente al governo sulla questione Ilva e sul vero e proprio disastro economico sociale ed ambientale di Taranto”.

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