Giorgia Meloni ha comunicati ufficialmente che la rotta balcanica, che porta i migranti dell’est Europa in Italia, sarà chiusa e che saranno ripristinati i controlli alla frontiera con la Slovenia. La presidente del Consiglio ha parlato direttamente con il ministro dell’Interno Piantedosi, autorizzandolo a procedere alla chiusura.
Lo stesso Piantedosi, con procedura d’urgenza, ha comunicato la decisione al suo omologo sloveno Bostjan Poklukar e informato la vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, il commissario europeo agli Affari interni Ylva Johansson, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il segretario generale del Consiglio dell`Unione europea Thérèse Blanchet e i ministri dell`Interno degli Stati membri Ue e dei Paesi associati Schengen.
Palazzo Chigi spiega così la decisione di Giorgia Meloni: “L’intensificarsi dei focolai di crisi ai confini dell`Europa, in particolare dopo l`attacco condotto nei confronti di Israele, ha aumentato il livello di minaccia di azioni violente anche all`interno dell`Unione” e per l’Italia il quadro è “ulteriormente aggravato dalla costante pressione migratoria” via mare (140 mila arrivi quest’anno) e via terra. In particolare, dalla rotta est, nel solo Friuli Venezia Giulia dall`inizio dell`anno sono state individuate 16 mila persone entrate irregolarmente sul territorio nazionale. Il Comitato di analisi strategica anti-terrorismo istituito del Viminale ha confermato la necessità di un “ulteriore rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo”, considerato che “le misure di polizia alla frontiera italo-slovena non risultano adeguate a garantire la sicurezza richiesta”.
La misura verrà attuata dal 21 ottobre per un periodo di 10 giorni, che saranno però prorogabili (fino a un massimo di sei mesi) sulla base delle valutazioni che saranno fatte. I controlli, garantisce Palazzo Chigi, saranno attuati in modo da “garantire la proporzionalità della misura, adattate alla minaccia e calibrate per causare il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci”.
Argomenti: governo meloni