E’ polemica sul ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha chiesto al collega dell’Economia Giorgetti di tagliare 100 milioni di finanziamenti per il fondo dedicato al cinema. In un’intervista al Sole 24 Ore, Sangiuliano ha motivato così la sua richiesta.
«I numeri parlano chiaro, andate a leggerli: si sono sprecati milioni di euro per finanziare film che sono passati in sala per pochissimi giorni, con numeri di spettatori e incassi ridicoli. E che in molti casi non hanno neanche avuto accesso alle piattaforme e alle Tv. Prodotti che ha visto il regista e forse pochi intimi. Uno spreco di risorse immenso. Sono stati dati soldi senza controllo facendo lievitare i costi. Evitiamo altri film nel cassetto».
«C’è una casta che si muove a difesa dei suoi privilegi. Allora, facciamo che il 50 per cento dei compensi milionari dei registi vada a un fondo per i lavoratori del settore, quelli che montano le strutture e portano i cestini».
«Non c’è alcun ripensamento, ci sarà a breve una riforma severa per eliminare evidenti storture. Molti protagonisti di questo ambiente mi dicono: ministro, è uno scandalo, cambi. Il sostegno al mondo del cinema e alla sua filiera industriale va mantenuto, ma direi basta ai produttori della domenica che, fino a pochi anni fa, facevano altro e hanno intercettato la mucca da mungere».
«Il cinema sta molto a cuore sia al governo, sia a me. Poi tutti i ministri sono stati giustamente chiamati a proporre contenimenti di spesa», prosegue il ministro, spiegando: «Ho chiesto che i fondi restassero nel perimetro della cultura. Quindi per dare centri culturali ai giovani, fare la manutenzione di tutti i musei italiani, investire in biblioteche multimediali, procedere a nuovi scavi».
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