Oriana Fallaci, gli eredi diffidano la Lega: "Non usate il suo nome per la manifestazione"
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Oriana Fallaci, gli eredi diffidano la Lega: "Non usate il suo nome per la manifestazione"

In occasione della guerra di Gaza La Lega ha deciso di indire una manifestazione chiaramente islamofoba che va proprio nella direzione dello scontro di civiltà e di religione.

Oriana Fallaci, gli eredi diffidano la Lega: "Non usate il suo nome per la manifestazione"
Salvini e Zaia
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29 Ottobre 2023 - 11.41


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La solita Lega capace solo di strumentalizzare fa la slita figura meschina.

 Una manifestazione «senza bandiere, aperta a tutti». Così la Lega definisce in una nota l’iniziativa di sabato a Milano, dopo che il nipote di Oriana Fallaci, Edoardo Perazzi, ha diffidato il partito di Matteo Salvini a usare il nome della giornalista per la manifestazione. 

«Mai, per sua espressa volontà, la signora Oriana Fallaci è stata associata nella sua vita direttamente o indirettamente a un partito o a un leader politico, avendo sempre rivendicato fermamente la propria indipendenza come elemento indispensabile per lo svolgimento della sua professione di giornalista e scrittrice», hanno fatto sapere i legali di Perazzi, unico erede della scrittrice. 

«Non è opportuno che alcuna forza politica (di qualsiasi segno) utilizzi il nome e l’immagine di Oriana Fallaci per promuovere proprie iniziative, ciò ledendo la sua reputazione professionale», hanno intimato, chiedendo alla Lega di diffondere un comunicato.

 Nella nota diffusa stamane, il partito di Salvini conferma il titolo della manifestazione di piazza Cairoli: `In difesa dell’Occidente, dei diritti, della sicurezza, della pace e delle libertà´. «Sarà una piazza senza bandiere, pacifica e aperta a tutti», si sottolinea da via Bellerio. «Un’occasione per ribadire l’importanza della lotta al terrorismo, all’antisemitismo, in difesa dei diritti delle donne e contro il fanatismo jihadista. Le conquiste e i diritti fondamentali dell’Occidente costate milioni di vittime non possono essere messi in discussione. In un momento di gravi tensioni internazionali l’Italia ha il dovere di rimarcare la propria collocazione fra i Paesi democratici e liberi». 

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Era stato nei giorni scorsi il segretario leghista a evocare il pensiero di Fallaci come ispirazione di una manifestazione «in nome» della scrittrice.

Chiaramente la manifestazione della Lega, islamofoba a dir poco, va proprio nella direzione opposta di ciò che aveva detto – una volta tanto evitando la propaganda – di evitare lo scontro di religione e lo scontro di civiltà.

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