I renziani pronti a sostenere il governo Meloni, Boschi: "Premierato? Pronti a votare con la destra"
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I renziani pronti a sostenere il governo Meloni, Boschi: "Premierato? Pronti a votare con la destra"

Premierato, Boschi (Iv): "Abbiamo presentato un ddl in Senato a prima firma Renzi per il 'sindaco d`Italia' mesi fa. Se la proposta del governo sarà seria e coerente, voteremo a favore".

I renziani pronti a sostenere il governo Meloni, Boschi: "Premierato? Pronti a votare con la destra"
Renzi e Maria Elena Boschi
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31 Ottobre 2023 - 09.52


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Italia Viva è pronta a sostenere il governo nel disegno di riforma costituzionale che introdurrebbe l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Maria Elena Boschi, deputata renziana, lo conferma al Corriere della Sera.

“Abbiamo fatto una proposta per l’elezione diretta del premier nero su bianco nel programma del 2022 del Terzo polo e, a differenza di altri, noi non abbiamo cambiato idea. Abbiamo presentato un ddl in Senato a prima firma Renzi per il ‘sindaco d`Italia’ mesi fa. Se la proposta del governo sarà seria e coerente, voteremo a favore”.

È un segnale alla destra? “Assolutamente no. È la dimostrazione di serietà verso chi ci ha votato. Noi siamo disponibili a confrontarci con il governo sulle riforme che sono le regole del gioco di tutti, così come sulla riforma della giustizia se garantista. Allo stesso modo, non facciamo sconti ad un governo che aumenta le tasse, penalizza donne e famiglie, ha una gestione disastrosa del fenomeno migratorio e rischia di farci perdere i fondi del Pnrr”.

“Prima vediamo i testi, anche della legge elettorale. Dopo il balletto indecoroso sulla legge di Bilancio con norme che entravano e uscivano via tweet anziché in Cdm, comprenderà la nostra diffidenza rispetto a bozze che girano e poi magari viene fuori che nessuno le ha lette. Nemmeno i leader della maggioranza”.

“Noi siamo per un meccanismo semplice e chiaro: i cittadini eleggono il premier e contestualmente la sua maggioranza in Parlamento; se quel premier viene sfiduciato, la parola torna ai cittadini. Altrimenti, non cambia nulla e continueremo ad avere governi instabili. Ma soprattutto i cittadini saranno sempre convinti che il loro voto non conti nulla”.

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