Giorgia Meloni cade nello scherzo telefonico di due comici russi: ecco l'audio in cui parla di Ucraina e non solo...
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Giorgia Meloni cade nello scherzo telefonico di due comici russi: ecco l'audio in cui parla di Ucraina e non solo...

Scherzo telefonico a Giorgia Meloni: «L’Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore».

Giorgia Meloni cade nello scherzo telefonico di due comici russi: ecco l'audio in cui parla di Ucraina e non solo...
Giorgia Meloni
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1 Novembre 2023 - 14.32


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Due comici russi hanno realizzato uno scherzo telefonico a Giorgia Meloni lo scorso 18 settembre e oggi hanno diffuso l’audio della telefonata. Spacciandosi per politici africani, i comici hanno incalzato la leader di Fdi sui temi più caldi del momento, come la questione migranti e la guerra in Ucraina.

«Vedo che c’è molta stanchezza, devo dire la verità, da tutte le parti» – ha risposto Giorgia Meloni sulla questione ucraina. Quindi, auspica un momento «in cui tutti capiscano che abbiamo bisogno di una via d’uscita. Il problema è trovare una via d’uscita che possa essere accettabile per entrambe le parti senza distruggere il diritto internazionale. Ho alcune idee al riguardo, su come gestire questa situazione, ma sto aspettando il momento giusto per provare a metterle sul tavolo».

«La controffensiva dell’Ucraina forse non sta andando come si aspettavano, va avanti ma non ha cambiato il destino del conflitto. Tutti capiscono che potrebbe durare davvero molti anni se non proviamo a trovare delle soluzioni. Il problema è capire quale sia la soluzione accettabile per entrambi senza aprire altri conflitti. Sa cosa penso sulla Libia, forse non lo sa, potremmo discutere per ore su quello che è successo in Libia, forse oggi qualcuno capisce che la situazione dopo non è migliore, dobbiamo far funzionare il nostro cervello». 

A proposito della questione migranti, «la situazione è un po’ complicata, è molto difficile per noi da gestire. Dall’inizio dell’anno, abbiamo avuto più di 120mila persone arrivate soprattutto dalla Tunisia. La situazione è molto difficile da ogni punto di vista: il lato umanitario, il lato logistico e il lato della sicurezza. Quello che vedo è che questo flusso rischia di crescere per la situazione in Africa, soprattutto nel Sahel ma anche il problema del grano. Noi stiamo lavorando con l’Unione europea per un memorandum con la Tunisia. L’Europa ha pensato per molto tempo che potesse risolvere il problema lasciandolo solo all’Italia. Quello che non capiscono è che è impossibile. La misura del fenomeno è qualcosa che riguarda – nella mia opinione – addirittura non solo l’Unione europea ma anche le Nazioni Unite. Il problema è che agli altri non interessa, non rispondevano al telefono e concordano che il problema debba essere risolto solo dall’Italia, è un modo di pensare stupido».

Diffuso l’audio sui social, è arrivata la risposta di Palazzo Chigi.

«L’Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente del Consiglio dei ministri si rammarica per essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni. L’episodio è avvenuto il giorno 18 settembre nel contesto dell’intenso impegno sviluppato in quelle ore dal Presidente Meloni per rafforzare i rapporti con i leader africani con i quali ha avuto importanti incontri a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu tra il 19 e il 21 settembre».  

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