Una riforma perocolosa non a caso discendente – via Movimento Sociale – dalla destra che osannava il Duce Benito Mussolini.
«La destra entra nella fase del piccone verso le istituzioni democratiche. Lo schema è quello tradizionale delle forze populiste e nazionaliste: prima raccolgono il consenso, poi conquistano il potere e presto evaporano. Infine attaccano le istituzioni democratiche. La destra italiana non è da meno. Dopo l’idea scellerata dell’autonomia differenziata che spaccherebbe il Paese, con questa proposta di riforma prevede l’elezione diretta del Premier, a fronte di un Presidente della Repubblica eletto dalle camere che sarebbe di fatto un `prigioniero politico´. Una situazione foriera di scontri permanenti dentro e fra le Istituzioni. Insieme, si indebolisce la forza del Parlamento».
Così Nicola Zingaretti, deputato democratico e presidente della Fondazione del Pd.