Il dialogo tra Pd e M5s, dopo la manifestazione dello scorso 11 novembre, è costellata di “Si, però”. L’ex ministro Stefano Patuanelli, esponente del M5s, in un’intervista a La Repubblica ha parlato della questione. «Si fanno veri passi avanti quando le forze che vogliono creare una alternativa alla destra sciolgono i nodi politici. Non è solo con la presenza nelle piazze che si costruisce l’alternativa al governo Meloni».
«L’alleanza si crea proponendo al Paese un progetto credibile. Non solo in opposizione alla destra, ma con proposte di governo che rispondano alle esigenze dei cittadini. Due gli elementi a mio avviso: rendere lo Stato vicino alle persone più deboli e cogliere le opportunità della transizione ecologica».
«Più che un’alleanza strutturale» Patuanelli ipotizza una intesa «strutturata perché poggia sul rapporto tra Giuseppe e Elly. In Parlamento poi, l’intesa c’è su tanti argomenti, su cui lavoriamo insieme. Ad esempio al Senato nelle ultime settimane, la distanza tra maggioranza e opposizione è stata di pochissimi voti, a dimostrazione che le opposizioni si stanno coordinando anche alle Camere. Quale è il punto di maggiore distanza tra M5S e Pd? Le guerre e, in particolare, il conflitto in Ucraina . Manca una spinta di coraggio nel Pd che porti a dire `basta all’invio di armi a Kiev´».