L’intervista show di Beppe Grillo a Che Tempo Che Fa ha riaperto la ferita interna al M5s, che negli anni si è diventato proprio quello che – a parole – il comico genovese si proponeva di combattere. Anche Luca Casaleggio, figlio del fondatore del Movimento Gianroberto, è ormai totalmente estraneo dall’evoluzione politica del partito guidato da Conte. Intervistato da Libero, l’imprenditore ha mostrato tutta la sua amarezza.
Una gestione che «non c’entra più niente con quella che avevamo pensato all’inizio, non è più il Movimento che aveva fondato mio padre basato sulla democrazia dal basso. Oggi il Movimento ha i piedi d’argilla, basti vedere come si è fatto eleggere Conte. Si è fatto votare come monocandidato, una cosa che nessun partito ha mai fatto in Italia, ma neanche in Europa, quella di avere un unico candidato alla leadership».
«Non c’è più partecipazione dal basso. Ogni volta che per una regione si cala un nome dall’alto, buono o cattivo che sia, si sta dicendo che gli iscritti non devono più partecipare, non hanno voce». Per il figlio del fondatore del M5s, il partito «non ha più fondamenta, così non va da nessuna parte e avrebbe senso dargli un’identità».