Lo scontro tra governo Meloni e parti sociali è ai massimi livelli, l’incontro tra i sindacati e Matteo Salvini ha confermato la frattura profonda, dopo la conferma da parte del leghista della precettazione per chi il 17 novembre sciopererà anche dopo le ore 13.
Dopo la precettazione da parte del ministro Matteo Salvini, lo sciopero di venerdì 17 per i trasporti sarà limitato a quattro ore, dalle 9 alle 13.
La Cgil e la Uil hanno quindi deciso di limitare lo sciopero dei trasporti pubblici fino alle 13. “Lo abbiamo deciso per salvaguardare i lavoratori dalle sanzioni previste per chi viola il provvedimento di precettazione”, hanno detto in un primo momento i due leader di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.
Salvini ha espresso “soddisfazione” per l’annuncio dei sindacati: “Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini. Non è messo in discussione il diritto allo sciopero”. Più tardi però i due leader sindacali hanno fatto sapere di stare “verificando se ci sono le condizioni e se valuteremo opportuno impugnare la precettazione”. Sulla questione è arrivato anche il commento del premier Giorgia Meloni: “La precettazione è stata una decisione assolutamente condivisa, non politica”.
In mattinata, Landini su Rai 3 aveva duramente attaccato l’esecutivo di destra e il leader leghista. «Venerdì ci sarà una grande giornata di sciopero e mobilitazione. Io e Pierpaolo Bombardieri saremo in piazza del Popolo a Roma, poi gli scioperi proseguiranno: il 20 novembre in Sicilia, il 24 per le regioni del Nord, il 27 in Sardegna, il primo dicembre per le regioni del Sud. Penso ci sarà una partecipazione molto importante. Possono precettare finché gli pare, noi non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati».
«Dire che non è uno sciopero generale determina, per alcuni settori in particolare i trasporti, la possibilità di ridurlo, di cambiarlo e ha aperto la strada all’intervento della precettazione. C’è stata una logica di questa nuova Commissione, che è una logica compiacente con il Governo».
«Questo è il primo sciopero generale che come confederazione proclamiamo in tutto l’anno. Nei mesi scorsi ci sono state altre sigle sindacali, meno rappresentative, che hanno proclamato scioperi nel settore dei trasporti e non ha detto niente nessuno, né la Commissione di garanzia né il Governo. Dice delle cose adesso, guarda caso, perché lo sciopero è contro le politiche che stanno facendo».
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