I deputati del Movimento cinque stelle in commissione Trasporti Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi e Giorgio Fede, rispondono alle scuse accampate da Francesco Lollobrigida, dopo il caso scoppiato per lo stop forzato del Frecciarossa in ritardo sul quale viaggiava il ministro.
«Le giustificazioni odierne di Lollobrigida sono la classica toppa peggiore del buco. Le parole del ministro sono stupefacenti: `Quella discesa dal treno non era per andare in vacanza o andare a trovare la mia famiglia, ma per andare a fare il mio lavoro´. Quindi tutti quei pendolari che nell’ordine di migliaia ogni giorno vivono disagi, da domani potranno amabilmente chiedere di fermare i convogli e far aprire le porte? Lollobrigida ha aggiunto di aver chiesto di poter scendere come altri passeggeri. Quasi a voler far passare il messaggio che una richiesta simile può essere esaudita a tutti i cittadini».
«Ancora più avvilenti sono le difese a spada tratta del capogruppo di Fratelli d’Italia, Foti. Se nella passata legislatura una vicenda simile avesse avuto per protagonista un ministro dei governi Conte, con ogni probabilità avrebbe messo a ferro e fuoco l’Aula. In certe circostanze, riteniamo che un `chiedo scusa´ sia più dignitoso. Possibile che Lollobrigida non abbia minimamente ragionato sulle conseguenze di un comportamento simile? Infine, ci risulta che nei regolamenti di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia, fermate straordinarie per impegni istituzionali non sono previste. Quindi precisamente di cosa stiamo parlando?».
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