Le crepe nella maggioranza di destra continuano a manifestarsi a giorni alterni, le recenti esultanze di Matteo Salvini e di tutta la Lega per la vittoria in Olanda di Geert Wilders ne hanno provocato un’ulteriore. E’ Maurizio Gasparri, nuovo capogruppo di FI al Senato, intervistato da Qn a tracciare un nuovo solco tra l’ex partito di Berlusconi e il Carroccio.
«La caratteristica delle persone non sono le parole e le sigle, ma i contenuti che esprimono. Alcuni poi si pongono fuori di un arco di presentabilità. Salvini, che guida una forze federalista al governo di regioni enormi, sta dentro la presentabilità. Nessuno potrebbe mai discriminare la Lega. Se invece si presentano al seguito dei tedeschi di Afd, il discorso cambia».
«Se a Bruxelles ci fosse una maggioranza di centrodestra sul modello italiano, andrebbe benone. Ma si vota a giugno. Mi auguro che ci sia una maggioranza autosufficente di gruppi di centrodestra presentabili».
E alla domanda se ritenga che il partito di Wilders sia tra questi risponde: «Non conosco così a fondo la situazione, ma mi pare di no. Anche questi gruppi molto radicali si devono porre problema dell’inserimento in un sistema di rapporti. L’Europa c’è, come fanno a chiamarsi fuori?».
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