Alla vigilia di un cruciale anno elettorale, il mito dell’American Dream, ossia la fede nell’ascensore sociale grazie al duro lavoro e al talento, sembra sbiadire. Secondo un sondaggio del Wall Street Journal e del Norc, il centro demoscopico dell’università di Chicago, solo il 36% degli americani crede che il sogno americano sia ancora realizzabile, contro il 53% del 2012 e il 48% del 2016. Un calo iniziato con l’era Trump e proseguito sotto la presidenza Biden.
I più disillusi sono i giovani e le donne: confida ancora nell’ideale dell’ avanzamento meritocratico solo il 28% di quelli sotto i 50 anni (contro il 48% degli elettori di età pari o superiore a 65 anni) e il 28% delle donne (contro il 46% degli uomini). Il 18% invece ritiene che l’American Dream non si sia mai avverato, una percentuale molto più alta rispetto a quelle ad una cifra registrate in analoghi sondaggi precedenti. La metà degli intervistati ritiene inoltre che la vita in America sia peggiore rispetto a 50 anni fa, rispetto al 30% che pensa sia migliorata. Infine alla domanda se credono che il sistema economico e politico sia «contro persone come me», la metà degli intervistati risponde affermativamente, mentre il 39% non è d’accordo. La quota di chi si sente vittima sale al 68% tra gli afroamericani, un blocco elettorale chiave per Joe Biden.
Il rilevamento, secondo il Wsj, è un’ulteriore conferma che gli americani di tutto lo spettro politico si sentono economicamente fragili e incerti sul fatto che la scala verso standard di vita più elevati rimanga solida, pur in presenza di molti segnali di progresso economico e sociale. Le persone di entrambi i partiti politici hanno riferito un senso di precarietà e disaffezione, in un Paese sempre più polarizzato dove le iniquita’ socio-economiche sono ancora molto forti e diffuse. I segnali di pessimismo sono confermati da altri sondaggi recenti, come quello di Nbc News a novembre, secondo cui solo il 19% confida che la vita per i propri figli sarà migliore di quella attuale: un minimo storico nelle rilevazioni del network dal 1990. Anche lo scarso consenso di Biden nei sondaggi per la Casa Bianca tradisce una insoddisfazione e frustrazione generali, che favoriscono il suo rivale Donald Trump, pronto a capitalizzare lo scontento.
Non aiutano nè l’inflazione, che nel 2022 ha superato gli aumenti salariali per il secondo anno di fila, nè i tassi dei mutui immobiliari, schizzati al livello più alto in oltre due decenni. Ma tra le ombre ci sono anche diverse luci. Ad esempio la disoccupazione tra gli afroamericani, scesa ai minimi quest’anno, come per gli ispanici nel 2022, sullo sfondo di una disoccupazione generale record e della creazione di 14 milioni di posti di lavoro sotto Biden. I tassi sulla proprietà di case sono diminuiti rispetto al picco raggiunto nel 2004, ma secondo i dati del censimento sono più alti che negli anni ’60 e per gran parte degli anni ’90. Per un sempre maggior numero di americani, tuttavia, il mito dell’American Dream si è appannato