Lo scoop messo in onda da Report sul ruolo dirigenziale di Maurizio Gasparri nella Cyberealm – società di cyber security con legami con i servizi segreti israeliani – ha provocato le prime reazioni dell’opposizione, che ora chiede conto all’ex vice presidente del Senato. Il primo è Angelo Bonelli di Avs.
«Desta profonda preoccupazione il silenzio sulla vicenda del senatore Maurizio Gasparri, componente della commissione di Vigilanza Rai, ex primo vicepresidente del Senato e oggi capogruppo di Forza Italia. Secondo quanto spiegato dall’inchiesta di Report in onda stasera, il senatore Gasparri é presidente della società Cyberealm srl, ma non lo ha mai comunicato, come previsto dal regolamento del Senato e dalle norme di legge. Il suo é l’incarico di presidente di una società legata alla sicurezza informatica, composta anche da ex membri dei servizi segreti israeliani. Apprendiamo quindi che lo stesso Gasparri, utilizzando il suo ruolo istituzionale, ha chiesto e ottenuto un appuntamento con l’agenzia delle Dogane per la Cyberealm srl per vendere software. Apprendiamo anche che la Cyberealm ha ottenuto commesse anche da aziende e organi dello Stato».
«Apprendiamo inoltre che la stessa Cyberealm produrrebbe software in grado di eseguire l’estrazione di informazioni da dispositivi Android e iOS, per fornire una profilazione di intelligence completa delle persone. Ribadiamo che, a questo punto, la presenza di Gasparri in Vigilanza Rai sia assolutamente incompatibile, e che sia necessario che l’ufficio di Presidenza del Senato venga convocato insieme alla Giunta per le elezioni per verifiche sull’incompatibilità di Gasparri, data la sua mancata segnalazione dell’incarico come presidente di Cyberealm. In qualità di membro della Vigilanza Rai, chiederò che venga convocato un ufficio di Presidenza della medesima Commissione per discutere del caso Gasparri».
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