Elly Schlein ha parlato con i giornalisti in Transatlantico, toccando i temi più caldi dell’attualità politica. La segretaria del Pd ha iniziato dalla riforma costituzionale del cosiddetto premierato.
”Per rafforzare la stabilità dell’esecutivo noi avevamo fatto una proposta concreta: abbiamo proposto al governo, quando ci siamo visti per le riforme, la sfiducia costruttiva che mira esattamente a questo: non si può aprire una crisi al buio perché chi vuole togliere la fiducia ad un governo deve già avere una maggioranza alternativa, uno strumento che sta funzionando bene in altri Paesi”.
“Questa idea di accentrare il potere ancora di più sul capo del governo la riteniamo invece pericolosa perché indebolisce ulteriormente il Parlamento e indebolisce di fatto anche la Presidenza della Repubblica. E’ chiaro che se oggi hai due figure che entrambe vengono elette dal parlamento, con maggioranze diverse, per cui è più larga e più forte la Presidenza della Repubblica, se il premier venisse eletto dai cittadini è chiaro che il capo dello Stato verrebbe relegato a tutt’altro ruolo”.
Sull’aumento delle bollette e la fine del mercato tutelato, la segretaria del Pd ha accusato il governo Meloni. “Se sta andando così non è colpa della commissione europea ma del governo di Meloni che è lì da oltre un anno e non si è occupato minimamente delle ricadute dell’uscita dal mercato tutelato e delle famiglie che si troveranno le bollette aumentate”.
“È vero che era un obiettivo inserito nel Pd ma da quanto è stato approvato quel piano c’è stata la guerra criminale di Putin all’Ucraina e conseguentemente una pesantissima crisi energetica. E il nostro paese è ancora troppo dipendente dalle fonti fossili. Per questo ci siamo battuti per una proroga di un anno del mercato tutelato e continuiamo ad insistere”.
“È inutile che nella maggioranza facciano gli offesi, avevano presentato emendamenti che chiedevano la stessa cosa che chiedevamo noi, solo che poi Palazzo Chigi ha chiesto di ritirarli. Dopo la nostra conferenza stampa si è espresso perfino un ministro. Ora c’è un modo molto semplice: votino gli emendamenti del Pd che chiedono la proroga per un altro anno”.
Sulla questione Firenze e le polemiche sollevate da Renzi sulla mancanza di primarie, Elly Schlein è stata chiara: “Questa segreteria non sta imponendo soluzioni calate dall’alto, ma sta accompagnando i territori con una sola indicazione: costruire le alleanze più forti e competitive con le altre forze alternative a questa destra e farlo non in provetta o a tavolino, ma su un progetto concreto. Fatto questo lavoro sui temi che ci uniscono, che sono anche più di quelli che ci dividono, poi emerge anche il modo con cui scegliere la persona più indicata a rappresentare quella coalizione”.
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