Sardegna, Todde: "Al lavoro per un nuovo centrosinistra, il mio nome un problema per i progressisti"
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Sardegna, Todde: "Al lavoro per un nuovo centrosinistra, il mio nome un problema per i progressisti"

Sardegna, Alessandra Todde: "Prima di me si era già candidata una grande donna, Michela Murgia. Ma ora possiamo vincere".

Sardegna, Todde: "Al lavoro per un nuovo centrosinistra, il mio nome un problema per i progressisti"
Alessandra Todde
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7 Dicembre 2023 - 12.42


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Alessandra Todde, candidata del centrosinistra alle regionali in Sardegna ed esponente del M5s, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano ha parlato delle alleanze che si stanno allacciando al di fuori della coalizione di sinistra.

«Io lavoro con chi vuole costruire un nuovo centrosinistra. Invece Italia Viva, che sembrerebbe voler sostenere Soru, ha reclutato un’assessora nella giunta Solinas di centrodestra. Mentre Azione, che pure potrebbe schierarsi con l’ex presidente, ha come segretario regionale Luigi Cucca, che sempre Solinas voleva come segretario generale della Regione: incarico saltato solo per incompatibilità».

«Stimo molto Massimo Zedda, che fece già benissimo da sindaco. Mi auguro che i Progressisti tornino nella loro area naturale. Le primarie? Del tema si è discusso nei singoli partiti, con diverse riunioni. Si è deciso di non tenerle, perché andare su un nome condiviso avrebbe garantito meglio la compattezza della coalizione. I Progressisti non si sono alzati dal tavolo quando hanno saputo che non si sarebbero svolte le primarie, ma quando si è andati sul mio nome. Evidentemente il problema era innanzitutto quello».

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«Ma, ripeto, sono convinta che possano tornare con noi. Anche perché vincere le Regionali sarebbe fondamentale anche in vista delle Comunali di giugno. La mia candidatura è stata decisa dai partiti sardi, e i sondaggi confermano che sono assolutamente competitiva. So quanto pesa questa partita, perché ridarebbe slancio alla coalizione e sarebbe anche un segnale alla Meloni. Prima di me si era già candidata una grande donna, Michela Murgia. Ma ora possiamo vincere».

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