Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri del governo Meloni, intervistato da Canale 5 ha parlato dell’importanza della Cop28 e di come Forza Italia voglia trasformarsi in una forza ambientalista. Tutto molto bello. Tajani, però, finge di dimenticare di far parte di un governo che ha più volte aiutato le lobby dell’energia e del fossile, che nel Cdm al suo fianco siede Matteo Salvini, grande promotore del mostro anti-ambiente Ponte sullo Stretto di Messina, e che nella stessa Cop28 l’Italia – come tutta l’Europa – ha votato contro la graduale rimozione dei combustibili fossili.
“Alla Cop28 il nostro ministro dell’Ambiente sta lavorando perché ci sia un testo equilibrato ed ambizioso ma che non sia penalizzante per l’industria e l’agricoltura, stanno ancora lavorando perché non si è ancora trovato un accordo perché alcune parti non sono sufficientemente ambiziose. Ma c’è un elemento positivo, ad esempio la scelta di puntare sul nucleare”.
“Si è detto triplicare la produzione di nucleare… quindi guardiamo al futuro con grande speranza e oltretutto il nucleare è una fonte energetica non inquinante. Questa sarà una battaglia politica che Forza Italia condurrà con grande impegno perché io sono convinto che la nostra forza politica debba diventare un grande movimento ambientalista, non ideologico come i ragazzi che hanno interrotto la messa o hanno in maniera vandalica sporcato le acque dei fiumi e del Canal Grande, ma con azioni pragmatiche, così come faceva Silvio Berlusconi”.
Argomenti: governo meloni