Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, è la nuova vicepresidente del M5s. Intervistata da La Stampa, l’esponente pentastellata ha parlato del governo Meloni e dei recenti attacchi lanciati dalla leader di Fdi al M5s.
«Giorgia Meloni dice che il Superbonus è stato un regalo dello Stato ai truffatori? Ne deduco che stia ammettendo di essere una truffatrice, visto che mi risulta che oltre ad averlo sempre sostenuto abbia anche usufruito, come metà dei ministri del suo governo, dei bonus edilizi».
«Ci troviamo di fronte a un governo che ogni giorno cerca di dare in pasto all’opinione pubblica qualche colpevole per giustificare la totale incapacità di risolvere i problemi di un Paese che sta per entrare in una nuova stagione di austerità, fatta di tagli e tasse. Una situazione che ha un solo responsabile: Giorgia Meloni Il suo è un governo fallimentare e codardo».
«Meloni non sa distinguere tra un costo e un investimento. Per quanto tempo ancora pensa di poter giustificare il vuoto della sua azione con il Superbonus? Giorgetti è lo stesso che da ministro con Draghi sosteneva il bonus e voleva estenderlo? Siamo alla farsa: un governo spaccato di fronte a migliaia di esodati abbandonati dallo Stato».
«La manovra è fatta di tagli che faranno aumentare le disuguaglianze, la crescita è a zero, da nove mesi la produzione è in calo. E sul patto di stabilità alla faccia della patriota che doveva tutelare l’interesse del Paese Meloni si fa dettare la politica economica da quelli che definiva `i burocrati di Bruxelles´. Sta condannando il Paese alla rovina».
Venendo al Mes, per Appendino all’Italia non serve e «non è un caso che di fronte a pressioni enormi, da presidente del Consiglio Conte non lo attivò. La propaganda della premier sul tema è smentita dai fatti. Ora deve dire agli italiani se intende attivarlo o meno».
L’ex sindaca di Torino, inoltre, citando i nomi di «Santanché, Delmastro, Sgarbi, Lollobrigida, Gasparri», aggiunge che «c’è un’enorme questione morale e di opportunità. Con Meloni è tornata la casta: un potere arrogante e al di sopra delle regole, i privilegi, la totale assenza di rispetto per le istituzioni».
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