Nelle intercettazioni della Guardia di Finanza sulle commesse Anas spunta la voce di Denis Verdini, ex parlamentare, indagato nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma. «È sempre la stessa storia: c’è qualcosa di politico che vogliono trovare e che non c’è, ma che vogliono trovare, perché uno è Verdini, in testa c’è Salvini».
Nell’intercettazione tra Denis Verdini, suo figlio Tommaso e Fabio Pileri, socio di Verdini junior nella Inver, del luglio 2022, si parla anche delle perquisizioni avvenute in precedenza. Per Verdini senior, sintetizzano gli investigatori in un’informativa di 376 pagine, è inutile rimuginare sulla questione che la tesi è traffico di influenze e corruzione, per cui «non è detto che siano soldi l’utilità».
Inoltre, annota la Guardia di Finanza, l’ex leader di Ala «sostiene che dalla lettura del decreto è tutta fuffa» e «il problema è da vedere che cosa altro c’hanno». Nell’inchiesta per gli appalti Anas, per la quale è finito ai domiciliari Tommaso Verdini, i sette indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip di Roma. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, corruzione e turbativa d’asta.
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