Premierato, Bonelli (Avs) annuncia battaglia: "Creeremo comitati in difesa della Costituzione in tutto il Paese"
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Premierato, Bonelli (Avs) annuncia battaglia: "Creeremo comitati in difesa della Costituzione in tutto il Paese"

Premierato, Bonelli (Avs): "Questi comitati avranno il compito di difendere i valori cardine della democrazia e della giustizia sociale, affrontando con fermezza qualsiasi tentativo di indebolire le istituzioni democratiche”.

Premierato, Bonelli (Avs) annuncia battaglia: "Creeremo comitati in difesa della Costituzione in tutto il Paese"
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni
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5 Gennaio 2024 - 17.48


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Angelo Bonelli ha annunciato battaglia insieme ad Avs sulla riforma costituzionale del cosiddetto premierato: “Ci impegniamo a promuovere nel 2024 la creazione di comitati in difesa della Costituzione e del ruolo del Presidente della Repubblica in ogni angolo del Paese. Questi comitati avranno il compito di difendere i valori cardine della democrazia e della giustizia sociale, affrontando con fermezza qualsiasi tentativo di indebolire le istituzioni democratiche”.

“Nella conferenza stampa di fine anno, la premier Meloni ha difeso la riforma costituzionale del premierato affermando che questa non modificherebbe i poteri del Presidente della Repubblica. Tuttavia ma i fatti dimostrano il contrario. La modifica dell’articolo 92 della Costituzione proposta da Meloni comporterebbe un cambiamento sostanziale nei poteri del capo dello Stato. Con questa riforma, il Presidente della Repubblica non avrà più il potere di ‘nominare’ il capo del governo. Questo indebolirebbe significativamente il ruolo e l’autorità del Presidente, delegittimandone il mandato istituzionale”.

“La proposta di Giorgia Meloni rappresenta una demolizione dei principi fondamentali della nostra Costituzione e solleva preoccupazioni serie riguardo al consolidamento eccessivo dei poteri del premier. Tale deriva autoritaria, in cui il Premier acquisirebbe un’influenza smisurata a discapito del ruolo istituzionale del Presidente, è inaccettabile in una democrazia consolidata come l’Italia”.

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