Conte (M5s) e l'impietoso giudizio sul governo Meloni: "Indegna la posizione su Gaza, sono succubi delle lobby"
Top

Conte (M5s) e l'impietoso giudizio sul governo Meloni: "Indegna la posizione su Gaza, sono succubi delle lobby"

Giuseppe Conte a La Stampa: «Nella posizione su Gaza vedo solo l'indegnità di un Governo che rappresenta l'Italia e lascia morire oltre 20mila civili palestinesi, in buona parte donne e bambini». 

Conte (M5s) e l'impietoso giudizio sul governo Meloni: "Indegna la posizione su Gaza, sono succubi delle lobby"
Giuseppe Conte e Giorgia Meloni
Preroll

globalist Modifica articolo

8 Gennaio 2024 - 09.17


ATF

Giuseppe Conte, in una lunga intervista a La Stampa, ha fatto un impietoso bilancio dell’operato del governo Meloni, dalla politica interna fino alla gestione delle crisi internazionali.

«Nella posizione su Gaza vedo solo l’indegnità di un Governo che rappresenta l’Italia e lascia morire oltre 20mila civili palestinesi, in buona parte donne e bambini, senza avere il coraggio di condannare con fermezza la strategia militare di Netanyahu». 

«Credo che il complotto serva a scaricare su altri incapacità e incompetenza che il suo Governo sta dimostrando. Di qui gli attacchi alla magistratura, il tentativo di delegittimare inchieste giudiziarie in corso, lo scontro sui poteri di controllo come la Corte dei Conti e l’Anac. Ho fatto due governi in cui ho faticato tantissimo in Europa e all’estero per far capire che eravamo persone serie con un chiaro progetto di rilancio dell’Italia in un quadro geopolitico multipolare. Ho avuto contro potentati economici, finanziari e politici di ogni tipo. Mi sono mai lamentato? No. Meloni governi se ne è capace. Il suo problema con le lobby è che ne sta favorendo alcune e quindi si ritrova le altre contro, il suo è un Governo neocorporativo fortemente selettivo che non riesce ad avere una visione generale per il Paese».

Leggi anche:  M5s, l'altolà di Conte: "Resti progressista o dovrà trovarsi un altro leader"

«Le bugie dette in conferenza stampa hanno una radice chiara: Meloni ha preso voti sfruttando il suo ruolo di opposizione a tutto e tutti, mostrandosi forte, coraggiosa, aggressiva. Ma una volta arrivata a Chigi si è rivelata supina nei confronti di Bruxelles e succube nei confronti di Washington. Questo euro-atlantismo acritico fa impallidire il confronto con i nostri peggiori governi tecnici. Lei stessa soffre questo tradimento politico, le provoca un corto circuito mentale cui cerca di sopperire con la comunicazione, mischiando realtà e falsità». 

«Meloni sa che in un confronto con me non avrebbe vita facile con le fesserie che racconta. Ma il punto è che se Meloni batte Schlein in un confronto tv non vuol dire che sia più forte dell’opposizione. Non possiamo ridurre a questo la nostra politica. È l’esperienza governativa accumulata che mi ha spinto a parlare di goffaggine di Meloni ad esempio sulla necessità di costruire un negoziato per una via d’uscita che tuteli più efficacemente la popolazione ucraina». 

Leggi anche:  M5s, l'altolà di Conte: "Resti progressista o dovrà trovarsi un altro leader"

Sul Mes ribadisce che «la premier, invece di tentare di chiamarci in causa mentendo, cosa di cui risponderà davanti al giurì d’onore della Camera, dovrebbe scusarsi con gli italiani per aver contribuito a introdurre il Mes con un disegno di legge quando era al governo con Berlusconi nel 2011». 

Native

Articoli correlati