I senatori del Pd si rivolgono al governo Meloni, con un’interrogazione rivolta alla Presidente del Consiglio, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al ministro della Giustizia Carlo Nordio, a proposito dei saluti fascisti immortalati in un inquietante video fatto da decine di persone in occasione delle commemorazioni di Acca Larentia.
“Quali siano le valutazioni del governo sui fatti accaduti il 7 gennaio a Roma nel corso della commemorazione delle vittime dell`attentato di Acca Larentia e quali iniziative intenda adottare al fine di fare chiarezza e di far cessare qualunque attività o comportamento commessi in aperta e palese violazione del dettato costituzionale e delle leggi del nostro ordinamento”.
“Il 7 gennaio scorso, durante la commemorazione delle vittime dell`attentato di Acca Larentia, in cui morirono tre giovani militanti del MSI – ricostruiscono i senatori Pd nell`interrogazione – molti partecipanti hanno gridato per tre volte `presente` con le braccia tese nel saluto romano”.
“Successivamente, i militanti si sono spostati davanti all`ex sede del MSI, dove era presente anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli e, come spesso è accaduto già altre volte in passato in occasione di altre commemorazioni, hanno salutato con il braccio teso di fronte a un manifesto nero recante la scritta `presente, presente, presente` e in alto una croce celtica bianca”.
“La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana – ricordano – vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e, in sua attuazione, la legge `Scelba` prevede il reato di apologia del fascismo, punendo con la reclusione da 5 a 12 anni e con la multa da euro 1.032 a euro 10.329 chiunque promuova, organizzi o diriga le associazioni, i movimenti o i gruppi con carattere fascista”.
“Questa legge vieta di perseguire `finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista`, ovvero rivolgendo `la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito` o compiendo `manifestazioni esteriori di carattere fascista`”.
“E` dunque evidente che le attività e i gesti compiuti durante la commemorazione rientrano pienamente nelle condotte vietate. Per questo chiediamo al governo valutazioni e un intervento tempestivo”, concludono i senatori Pd.
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