Cinque mesi alle elezioni regionali, un periodo durante il quale l’opposizione alla destra meloniana e a quella xenofoba europea, dovrà trovare un modo per coalizzarsi ed essere credibile. Andrea Orlando, parlamentare del Pd ed ex ministro del Lavoro, intervistato da Qn ha fatto il punto della situazione.
“Vedo ancora residui di europeismo acritico, mentre noi dobbiamo dire che vogliamo un`Europa con una forte ispirazione sociale, diversa anche da quella incarnata da Ursula von der Leyen. Un’Europa basata sul lavoro, sulla lotta alle diseguaglianza, sulla redistribuzione delle ricchezze. Insomma: più l`Europa del Next generation Eu che del nuovo Patto di stabilità”.
In merito alla riedizione di una maggioranza Ursula allargata ai conservatori della Meloni, per l’ex ministro dem “sarebbe una strada sbagliata. Non possiamo fare accordi né con Vox né con FdI. Confondere modelli così distanti di Europa sarebbe un danno anche per l’UE”.
Sulla possibile candidatura di Elly Schlein, Orlando è sicuro: ”Non sarebbe uno scandalo, ma quel che conta davvero è definire il progetto di Europa che abbiamo in mente. La cosa peggiore che si può fare è usare le europee come un sondaggio sulla politica nazionale. E non sarebbe un vantaggio per il Pd, che ha dalla sua l’appartenenza ad un campo di forze in Europa: quello socialista”.