Nel Pd si è aperta una polemica interna, dopo che alcuni esponenti dem hanno votato con la maggioranza sul nuovo invio di armi all’Ucraina. Lia Quartapelle, responsabile Esteri durante la segreteria di Gianni Letta, ne ha parlato in un’intervista a La Stampa. «L’Italia deve sostenere Kiev anche con le armi. Formalmente dice le parole che si devono dire. Ma si vede quando Elly non ci mette il cuore in una cosa».
«Il governo italiano deve sostenere l’Ucraina. Sia quando il presidente del Consiglio si chiama Draghi, sia quando si chiama Meloni. Il mio convincimento non è cambiato. Va chiesto a chi si è astenuto perché ha cambiato posizione visto che l’anno scorso avevamo votato a favore del governo».
«Tutta l’agitazione politica del M5s in questi mesi è ostile all’Ucraina. Il M5s è opportunista e ambiguo sull’Ucraina. Era a favore quando era al governo, e oggi dall’opposizione pensa di lucrare qualche punto di consenso essendo contro. Non voglio neanche pensare all’essere subalterni ai Cinquestelle. Finché perdura questa posizione sulla questione più importante sullo scenario internazionale e finché sulle posizioni europee prevale il populismo che abbiamo visto sul Mes credo sia difficile fare fronte comune con Conte».