Elly Schlein, segretaria del Pd, era ospite a Piazzapulita su La7. L’occasione per parlare delle prossime elezioni europee. «Sicuramente non è facile, ma siamo stati in grado in diverse elezioni locali di costruire alleanze sul merito, trovando compromessi. Bisogna metterci uno sforzo, ce lo chiedono i cittadini di costruire un’alternativa. Siamo la prima forza dell’opposizione ma non abbiamo nessuna presunzione di autosufficienza».
Elly Schlein è poi tornata ad attaccare Giorgia Meloni sulla questione del deputato Emanuele Pozzolo.
«Non c’è una cosa che va in questa storia. Giorgia Meloni ha fatto giusto il minimo, ma il minimo non basta. Lei si deve prendere la responsabilità della classe dirigente che ha nominato. Altro che il collegio dei probiviri, Meloni avrebbe dovuto pretendere le dimissioni di questo parlamentare di Fratelli d’Italia. Avrebbe dovuto scusarsi davanti al Paese», ha aggiunto.
Infine un’ennesima apertura sul confronto tv proprio con la Presidente del Consiglio.
«Io al confronto non mi sono mai sottratta, mi sono rifiutata di andare alla loro festa di partito perché io non voglio condividere il palco con nostalgici del franchismo e del fascismo, con il il leader di Vox, spagnolo che ha detto apertamente che vorrebbe vedere Pedro Sanchez appeso all’ingiù e che sta facendo una guerra a un premier democraticamente eletto con strumenti che democratici non sono affatto. Per questo ho detto che sono disponibile al confronto non a casa sua, non a casa nostra ma in qualsiasi altra occasione».
«Se fosse vero che ha scelto di confrontarsi con me invece che con Conte sarebbe un errore perché avrà una bella gatta da pelare. Io non credo che sia questo, io credo che sia normale anzi forse anche sano che, in un Paese democratico, la presidente del Consiglio si confronti con la prima forza di opposizione, in questo momento, sui temi, sulle visioni opposte che abbiamo e penso che sia un’opportunità di confronto importante anche per chiarire quali sono le alternative. Se c’è una cosa che immagino che una leader che rivendica di aver fatto tornare la politica dopo anni in cui c’erano governi anche con maggioranze molto più larghe, voglia confrontarsi con un’altra leader politica, dall’altra parte cioè che la destra abbia voglia di confrontarsi con la sinistra».
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