Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, è tornata sulle parole di Giorgia Meloni in merito al presunto Piano Mattei, illustrato – con alterne fortune, vista la risposta del presidente dell’Unione Africana – durante il summit Italia-Africa.
«Una cerimonia in pompa magna per un piano che non esiste. Il Piano Mattei, di cui oggi ci aspettavamo di conoscere i contenuti, non è un piano. La premier Meloni non ha neanche fatto riferimento ad un elaborato scritto, né ha esposto gli obiettivi da raggiungere».
«E neanche una parola sul rispetto dei diritti umani che vengono violati da alcuni dei leader presenti nell’aula del Senato, sul sostegno al superamento dei tanti conflitti che insanguinano il continente africano, sulla minaccia terroristica che in Africa causa milioni di rifugiati, su una necessaria moratoria sul debito che strangola le economie dei paesi africani e non consente loro di fare investimenti e trattare da pari a pari con altri paesi. Niente di tutto questo è stato menzionato e considerato da Giorgia Meloni nella sua introduzione».
«Ma la presidente Meloni non può far finta di niente, dovrebbe sapere che non c’è vero sviluppo senza democrazia e rispetto dei diritti fondamentali. Chiacchiere e, per di più, senza nuovi fondi perché quelli a cui ha accennato Meloni, sono già stanziati. Chiacchiere senza fatti».
«Nessun documento è stato condiviso con il parlamento e neanche con i potenziali partner africani, come ha fatto notare il Capo della Commissione dell’Unione africana che ha anche ricordato che bisogna passare dalle parole ai fatti. Così come è stata esclusa la struttura del ministro degli Esteri e le associazioni che lavorano in Africa per mettere in atto i progetti della Cooperazione italiana. Insomma, l’unica novità nell’approccio è che Meloni accentra tutto su di sé. E dubito fortemente che questo dia dei risultati positivi».
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