Roberto Salis, padre di Ilaria, intervistato ad Agorà su Rai Tre ha sostenuto che l’ambasciata italiana in Ungheria avesse già partecipato ad altre 4 udienze del processo, alle quali la donna sarebbe stata condotta sempre in catene, come nell’ultima occasione.
“Credo che l’Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre quando mia figlia ha scritto una lettera non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell’Ambasciata italiana in Ungheria”.
“Abbiamo l’appuntamento con l’ambasciatore. Mi aspetto delle azioni, abbiamo fatto tante chiacchiere. Questa è la prima volta che ho il piacere di parlare con l’ambasciatore. Evidentemente in questi 11 mesi ha avuto impegni molto più gravosi che occuparsi di mia figlia”.