Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, parlando a ‘Tagadà’ su La7 ha analizzato i numeri legati alla spesa militare dei vari governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, comparandoli con quelli della spesa sull’educazione pubblica. “Segnalo che dal 2013 al 2023 la spesa militare in questo Paese è cresciuta del 30%, quella in sanità dell’11%, quella in istruzione del 3% e quella in protezione ambientale del 6%”.
“Questa vicenda dei riservisti per l’esercito non mi pare la priorità per questo nostro Paese. C’e un gran parlare sulle Forze Armate, sull’apparato militare. E ci sono anche un sacco di soldi che vengono investiti in questo settore. Una marea di soldi, mai tanti come nell’ultima legge di bilancio quest’anno. Forse bisognerebbe volgere lo sguardo altrove”.
“Dopodiché se servono specialismi particolari, discutiamone , ma c’è – come dire – un’attenzione attorno a questa dimensione che invece mi preoccupa molto e che ha che fare con un’idea particolare del mondo a cui sembrano rivolgersi sempre più convinti che il modo migliore per contare sia quello di essere più pronti a fare la guerra. E ora stanno pure tornando a comprare carri armati”.
“Questo governo insomma continua ad incrementare come se nulla fosse le spese militari e per armamenti, mentre il 90% delle attrezzature diagnostiche sanitarie in Italia che sono ormai obsolete non verranno sostituite per ora. Hanno pensato bene di rinviare di almeno due anni il programma del loro rinnovo. Evidentemente hanno una passione tutta loro per le armi…”
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