Anna Maria Cossiga, figlia dell’ex presidente della Repubblica, in un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato alcuni particolari del rapporto col padre, svelando anche della presenza di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti nella loro casa.
“Aveva sempre la casa piena di gente. Una volta trovai in salotto Francesca Mambro e Giusva Fioravanti che prendevano il tè. Rimasi basita. Ma lui mi disse: `Figlia mia, per la strage di Bologna sono innocenti´. Un’altra volta trovai Adriana Faranda, la brigatista. Quella volta spiegò: Figlia mia, lo Stato deve fare pace con i terroristi sconfitti”.
«Babbo non c’era quasi mai. Ne parlammo poco. Quando giunse la notizia dell’assassinio ne soffrì enormemente. Ogni tanto ripeteva: `L’ho ucciso io´. E non nel sonno, com’è stato scritto. Da sveglio. Si decise di anteporre lo Stato. Lui era d’accordo, ma fu un colpo terribile. Subito gli venne questo ciuffo di capelli bianchi…».
«Era un papà molto severo. Un pò rigido. Non dovete pensare al picconatore, o al presidente emerito, giocoso e allegro. Da giovane era molto serio. Prima di andare al cinema controllava il giudizio di Famiglia Cristiana. Noi volevamo vedere American Graffiti.. Babbo ce lo proibì. Andammo lo stesso. Poi mi appassionai a Jesus Christ Superstar, lo vidi dieci volte di fila, finché babbo non me lo vietò».