La segreteria dell’Anpi, l’associazione dei partigiani, in una nota ufficiale si è schierata a difesa della libertà d’informazione, minacciata dall’atteggiamento della destra di governo, che si sta contraddistinguendo per una scarsa tolleranza alle critiche.
«La libertà di opinione e informazione è una conquista democratica sancita dall’articolo 21 della nostra Costituzione: `Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure´. Lo scenario pubblico cui stiamo assistendo è in netto contrasto con questo dettame e addirittura mira a ribaltarlo».
«Giornaliste e giornalisti attaccati dall’esecutivo perché rei di denunciare inadempienze o deviazioni dal doveroso sentiero costituzionale, un servizio pubblico radiotelevisivo che non esprime né garantisce pluralismo, tentativi legislativi miranti a ostacolare la professione giornalistica al fine di imbavagliarla. È ora di dire basta a questa aggressione»
«L’Anpi, in memoria attive delle Partigiane e dei Partigiani, dalla cui lotta e dal cui sacrificio è nata la Costituzione e dunque quell’articolo 21, sostiene e sosterrà ogni iniziativa volta a difendere il sacrosanto diritto alla libera informazione», conclude la nota dell’Anpi.
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