Alessandra Todde è la trionfatrice delle elezioni regionali in Sardegna, l’esponente del M5s può rappresentare la vera novità politica anche sul piano nazionale. L’alleanza costruita con Pd e Avs ha funzionato e il modello potrebbe essere replicato anche altrove.
Nata a Nuoro il 6 febbraio di 55 anni fa, Todde è un’ingegnera (e ha anche una seconda laurea in informatica) che ha lavorato in giro per il mondo, prima della nuova avventura in politica. Anche per questo è poliglotta e parla quattro lingue “tra cui il sardo”.
Tra i ruoli ricoperti prima della carriera politica quello di amministratrice delegata di Olidata, inoltre ha figurato nella lista delle Inspiring 50 italiane, le cinquanta donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
Nel 2019 entra in Parlamento tra le file del M5s, nel secondo governo Conte ricopre il ruolo di vice ministro allo Sviluppo economico, confermato con l’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi.
Numerose le vertenze industriali sarde sul suo tavolo durante gli anni al governo. Nel 2021 viene nominata da Conte vicepresidente del Movimento, incarico che ha lasciato quando ha lanciato la sua candidatura per la presidenza della Regione Sardegna.