Alessandra Todde è la nuova presidente della Regione Sardegna, la vittoria nella lunga domenica elettorale ha portato al centro delle discussioni politiche l’alleanza tra Pd, M5s e Avs e la pesante sconfitta della destra. E’ la stessa Todde a parlarne, nella prima conferenza stampa da governatrice.
«Credo che ognuno si prenda la responsabilità delle proprie azioni, lei è venuta qui a passeggiare, ha fatto una apparizione anche vergognosa perché i sardi fanno fatica a vivere soprattutto nelle piccole comunità. Giorgia Meloni è stata strafottente, è venuta qua pensando di fare una passeggiata di salute e invece deve andare a farla altrove».
«Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie. Sono molto contenta che questo progetto di unione possa aver trovato in Sardegna un progetto solido e saldo per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare», ha continuato.
«Ciò che ha inciso è stato il rapporto con il popolo sardista, che si è indignato per i cinque anni di presidenza di Christian Solinas e l’hanno pagato alle urne. Quando si va in giro a promettere e non si mantiene, alla fine si paga. I sardi hanno buona memoria e si ricordano di ciò che è accaduto. C’era molta stanchezza per ciò che la giunta non ha fatto, questo il popolo sardista l’ha stigmatizzato anche con il voto disgiunto».
Poi una stoccata a Briatore, che ha detto che se avesse vinto Alessandra Todde non sarebbe più tornato in Sardegna. «Problema suo, noi sicuramente riusciremo a campare anche senza».
«Mi hanno molto colpito i fatti che sono accaduti a Pisa – io ho studiato a Pisa – e quello che è capitato a dei ragazzi ci deve ricordare che i diritti non sono scontati, che nulla deve essere dato per assodato. Io sono felice che i sardi si siano ricordati della loro storia e abbiano risposto ai manganelli con le matite».