Nicola Fratoianni ha aggiornato il proprio diario quotidiano dal Medio Oriente e in particolare da Rafah, dove insieme a una delegazione di parlamentari di centro sinistra è andato a vedere da vicino la drammatica situazione.
«Siamo a poche centinaia di metri dal valico di Rafah, una spianata di terra, un gigantesco e sterminato parcheggio, dove centinaia e centinaia di tir e autocarri sono fermi in attesa di poter entrare nella Striscia di Gaza. Abbiamo parlato con alcuni di questi autisti, addirittura ce ne sono alcuni che sono qui fermi da 15-20 giorni in condizioni che tutti possono ben immaginare».
«E sopratutto in quali condizioni saranno le merci che hanno trasportato fin qui? Ci sono autobotti e camion pieni di acqua pulita, chissà che problemi di sicurezza deve comportare questo tipo di carico. Tutte queste merci che vediamo qui ammassate hanno una sola caratteristica: essere indispensabili per alleviare la sofferenza di centinaia di migliaia di civili palestinesi, in gran parte minori. Siamo di fronte a una gigantesca offesa per la dignità della comunità internazionale, se non si fa qualcosa ora, quando?».