Carlo Calenda, dopo la vittoria del centrosinistra in Sardegna, per le elezioni regionali in Abruzzo ha deciso di appoggiare il candidato di Pd e M5s Luciano D’Amico e lo ha confermato al Tg2.
«Come mai ho accettato di allearmi con Giuseppe Conte in Abruzzo? Pensate quanto deve essere bravo il candidato per farmi fare uno dei famosi campi larghi. In realtà il candidato è di una qualità straordinaria: ha rimessa a posto l’università di Teramo, è un liberale, ha messo a posto l’azienda dei trasporti. Questa è l’unica ragione, ed è la ragione per cui sosteniamo Occhiuto in Calabria, che è lo stesso un liberale moderato di centrodestra».
«Io credo che il campo largo non esista, ma non esiste neanche tra Pd e M5s. Io non credo che queste coalizioni riescano a governare l’Italia. Azione nasce per dare un’alternativa di voto a chi non lo crede. Poi se c’è un buon candidato, per carità, vale sempre prima la competenza».
Poco prima, su X aveva ribadito il concetto: «In Abruzzo sostengo uno straordinario candidato, andate a vedere il curriculum di D’Amico, votate su quella base, anche le persone del centrodestra. Andate a vedere la qualità della persona, riportiamo le cose a quello che sono, non uno scontro ideologico ma persone capaci o incapaci di gestire una regione».
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