Toni Da Re, eurodeputato della Lega e militante da 42 anni, è stato espulso dal Carroccio con un provvedimento del segretario veneto Alberto Stefani, 14 voti a favore, 4 contrari, una astensione. Il motivo? Da Re ha dato del “cretino” a Matteo Salvini. Intervenuto al direttivo a Padova, Da Re ha spiegato i motivi del malcontento che serpeggia nella Lega.
«Ho sempre fatto il mio lavoro, ho avuto i posti con le preferenze, ho sempre fatto politica a mie spese, dopo aver lavorato. Era una critica politica ma cercavano un pretesto per farmi fuori».
71 anni, Toni Da Re è figlio di partigiano: il padre Udigini aveva in tasca la tessera del Pci e aveva lavorato nella miniera di Marcinelle, in Belgio.
Negli ultimi cinque anni, Toni Da Re si era progressivamente allontanato dalla linea salviniana, fino alla rottura finale. «Se la Lega candida il generale Vannacci alle Europee non ci sarò io».
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