Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in una intervista ad Avvenire ha parlato delle prossime elezioni europee e di Ursula von der Leyen. «Von der Leyen si è dimostrata totalmente inadeguata. Una follower delle ideologie, non una leader. Dalla politica estera al fatto che strizzi l’occhio a Orbàn e ai conservatori, al tema dell’ambiente: ha abbracciato in modo ideologico il green deal, e con quale risultato? L’Europa ha aumentato l’uso del carbone e ha regalato pezzi di mercato alla Cina, colpendo le nostre industrie», ha aggiunto. Alla guida della Commissione secondo l’ex premier serve un politico con visione, che porti l’Europa «a essere protagonista e a non subire i processi ma a guidarli» ..
Renzi ha poi toccato il tema delle recenti elezioni regionali in Sardegna e Abruzzo. «Sono state un fenomeno locale: guai a dare una lettura nazionale. Altrimenti si rischia di doversi smentire, come è successo, il giorno successivo. Io credo che le difficoltà di Giorgia Meloni ci siano e si vedano in altro: da quando si è insediata, cosa ha fatto per il Paese? C’è una riforma degna di questo nome? Aiuti alle famiglie, ai lavoratori?».
«Forza Italia ha retto in Abruzzo grazie a liste ben costruite: dopo di che non vedo come un centrista possa votare un partito che ha rinunciato alla sua identità, garantista, popolare, per abbracciare il sovranismo di Giorgia Meloni».
«Il Pd anziché farsi inseguire, ha scelto di inseguire Conte e le sue brame di leadership; dopo di che, i dati parlano chiaro. In Abruzzo come in Sardegna il M5s ha fatto flop. Scelte loro. Noi abbiamo scelto di stare al centro, lontani da populismi e sovranismi e da ogni campo largo».
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