Codice della Strada, il Pd annuncia battaglia: "Meno regole e meno tutele, è il Codice della Strage"
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Codice della Strada, il Pd annuncia battaglia: "Meno regole e meno tutele, è il Codice della Strage"

Codice della Strada, Braga (Pd): "Meno regole, meno tutele per ciclisti e pedoni, più tolleranza per chi viola regole e inquina. Il codice della strada ha cittadini e associazioni contrari, Salvini porta a casa un manifesto dell'indifferenza".

Codice della Strada, il Pd annuncia battaglia: "Meno regole e meno tutele, è il Codice della Strage"
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27 Marzo 2024 - 14.08


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Il codice della strada di Matteo Salvini è stato approvato alla Camera e ora approda al Senato per il via libera definitivo. Un testo che lascia campo libero alla deregulation. Il Pd e tutta l’opposizione hanno annunciato battaglia.

Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati:

 «Meno regole, meno tutele per ciclisti e pedoni, più tolleranza per chi viola regole e inquina. Il codice della strada ha cittadini e associazioni contrari, Salvini porta a casa un manifesto dell’indifferenza. La nostra battaglia prosegue in Senato per mettere al centro le persone».

Antonio Misiani, senatore e responsabile infrastrutture del Pd.

«Una contro-riforma varata contro i comuni e contro le associazioni, un insieme pasticciato di misure ispirate ad una visione datata ed esclusivamente repressiva della sicurezza stradale. Questo è il nuovo codice della strada votato oggi dalla maggioranza alla Camera». 

Si ignorano le direttive del Parlamento europeo e le proposte delle associazioni delle vittime della strada e dei ciclisti sulla limitazione della velocità nei centri urbani. Si restringono gli spazi dei comuni per controllare il rispetto dei limiti di velocità e per realizzare piste ciclabili, Ztl, zone 30, aree pedonali e altri strumenti per una reale sicurezza stradale. Il nuovo codice di Salvini ci porta indietro e ci allontana dal resto d’Europa. In Senato proseguiremo la battaglia per cambiarlo profondamente», conclude.

Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, nel suo intervento alla Camera con cui ha motivato il voto contrario del gruppo democratico.

«Il `nuovo´ codice della strada o più semplicemente codice della strage è un intervento spot, lacunoso e contraddittorio. Una riforma che non coglie le sfide del tempo in cui viviamo, che è ancorata al secolo scorso perché non tiene conto dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza di automobilisti e pedoni. Tutti i 250 emendamenti presentati dal Pd sono stati bocciati e il ministro Salvini non si è mai degnato di presentarsi in Aula per confrontarsi con il parlamento».

«Un codice che non tiene conto della velocità e della distrazione che sono la prima causa di incidenti anche mortali – aggiunge – che si accanisce contro i giovani e le famiglie monoreddito, che non dice nulla a proposito degli ultraottentenni, che depotenzia le autonomie locali, che non finanzia il trasporto pubblico e si accanisce contro la mobilità sostenibile. Un testo deludente che mette al centro la vettura e le sue esigenze e non si preoccupa della sicurezza delle persone».

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