Il tweet sgrammaticato di Valditara imbarazza il governo, lui si giustifica: "L'ho dettato al telefono"
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Il tweet sgrammaticato di Valditara imbarazza il governo, lui si giustifica: "L'ho dettato al telefono"

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha pubblicato un post su X totalmente sgrammaticato e zeppo di errori di consecutio, per poi giustificarsi: "L'ho dettato al telefono".

Il tweet sgrammaticato di Valditara imbarazza il governo, lui si giustifica: "L'ho dettato al telefono"
Giuseppe Valditara
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29 Marzo 2024 - 14.25


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Continua a far parlare di sé il ministro Valditara, dopo la pessima proposta di un tetto massimo di studenti stranieri nelle classi. L’esponente del governo Meloni ha infatti pubblicato un post su X totalmente sgrammaticato e zeppo di errori di consecutio.

“Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.

Implacabili i social hanno sottolineato gli errori di Valditara, tanto che il ministro ha dovuto mettere una toppa – peggiore del buco – giustificandosi così.

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«Quando si detta un tweet al telefono non si compie un’operazione di rigore linguistico e si è più attenti al contenuto. Chiarito questo faccio notare ai tanti critici dall’indignazione facile, che in queste ore si stanno scatenando nella caccia all’errore, che così facendo ignorano la questione da me posta, evidentemente perché non hanno risposte. Ed invece dalla soluzione del problema della vera integrazione degli stranieri dipende il futuro della nostra comunità nazionale. La scuola italiana che vogliamo è aperta a tutti, ma è profondamente ancorata al suo sistema valoriale. Non c’è futuro per una comunità che non abbia identità. Il punto vero è questo».  

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