La Cgil ha lanciato una raccolta firme che dovrebbe portare a un referendum in quattro quesiti, per il superamento della precarietà, la tutela contro i licenziamenti illegittimi e la sicurezza del lavoro in appalto. La prossima settimana i quesiti saranno depositati in Cassazione.
«Sono pronti – ha dichiarato il segretario generale Maurizio Landini – li stiamo definendo in questi giorni, riguardano un contrasto radicale alla precarietà, affermare che i lavoratori siano liberi e che, quindi, hanno diritti e tutele. Per questo, interveniamo per riportare i contratti a termine alla loro ragione e non alla liberalizzazione. Vogliamo ripristinare diritti uguali per tutti».
«Chiediamo tutele contro i licenziamenti illegittimi per tutti, il diritto per tutti alla sicurezza, soprattutto negli appalti, e che l’azienda committente sia responsabile in solido di tutto quello che avviene sul piano della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Accanto ai quesiti presenteremo anche una proposta di legge complessiva per dire basta alla precarietà e per tutelare il lavoro».
«Allo stesso tempo, lanceremo delle proposte sia per una legge sulla rappresentanza che sul terreno del rafforzamento della sanità pubblica. Con il referendum vogliamo rendere evidente che è possibile costruire un altro modello sociale, fondato sulla centralità della persona, sulla giustizia sociale e non sullo sfruttamento».